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KuenTou La Forma

Programma tecnico

La forma Gung Ji Fook Fu Kuen: la brutalità della Tigre


Il Kuen Gung Ji Fook Fu è la prima forma classica che si incontra studiando Shaolin Hung Gar.
Questa  forma fu' appresa dal Maestro Hung Hei Gung direttamente dall’Abate Ge Sin Sim Se che lo aveva imparato a sua volta nel suo lungo soggiorno nel Monastero dello Shaolin del sud. Derivato dallo stile della tigre nera il suo nome significa "Attraverso il duro lavoro sottomettere la tigre" ed è presente in molte scuole Hung oltre a quella del nostro lignaggio con minime differenze; rendendolo così un ideale terreno comune di analisi per lo studio del Kuen e la sua applicabilità. Se esiste un Kuen che unisce l'eleganza di una forma all'essenzialità  di un combattimento senza regole, alla formazione di mente corpo è proprio il Gung Ji Fook Fu Kuen. Come tutti i Kuen può essere "smontato" e ogni sua parte analizzata come una tecnica a se. Questo metodo, definito applicativo - analitico, corrisponde alla prima fase didattica che consente di collegare i movimenti presenti nel Kuen a delle applicazioni elementari di combattimento. Un'altra fase didattica per sviluppare una maggiore comprensione dei principi sull'uso del corpo si può usare un analisi continuata e completa di tutto il Kuen nell'ottica di un esercizio a coppie. Una terza via (spesso meta finale) consiste nell'utilizzare il Kuen per uno sparring ossia utilizzare le tecniche della forma su attacchi liberi dell'avversario. Se il primo e il secondo metodo possono ben sposarsi con la didattica e la filosofia del Hung Kuen dei nostri kwon contemporanei; il terzo appartiene ad una sorta di Hung Gar che esclude completamente il concetto di non attaccare e di un colpo una vita per approcciare ad una idea di combattimento molto differente dal concetto di sparring sportivo e assumendo più l'aspetto di combattimento reale.  Il Kuen diventa così un pugilato essenziale dove la mano che deflette l'attacco continua il movimento per colpire  o afferrare l'avversario, afferrare la sua testa portandola  verso la nostra  mano pronti a colpirla con un pugno  o un gomito, o afferrarla per alterare l'equilibrio dell'avversario. Nelle movenze del Gung Ji Fook Fu Kuen si "celano" almeno alcuni takedown per portare a terra l'avversario dopo averlo colpito preventivamente sui punti sensibili come fegato, gola e genitali.  Le combinazioni di attacco uniscono contemporaneamente combinazioni di pugno ad attacchi di disturbo e sbilanciamento su arti inferiori. Ampio uso di gomitate su punti esposti come la colonna vertebrale e il collo oppure sullo sterno usando il gomito come arma di attacco che precede o segue la mano che attacca,  la caratteristica delle strategie del Gung Ji Fook Fu Kuen è la semplicità, (semplice non è sinonimo di facile) un utilizzo immediato delle movenze della forma come si potrebbero ritrovare anche nelle movenze base del  pugilato occidentale. È in quest'ottica che il Gung Ji Fook Fu Kuen da il meglio di se al praticante che decide di immergersi nel suo studio. Un Kuen per il combattimento alla difesa personale che permette all'esperto di Hung Gar di fronteggiare un gran numero di situazioni. Una cosa importante che non mi stancherò mai di ripetere è che il Kuen era la sintesi di strategie per il combattimento a mani nude e che è un esercizio utile per allenare in solitario il corpo a movenze da utilizzare nel combattimento a coppie, l'estetica di un Kuen ha poco a che fare con la bellezza del movimento ma deve essere l'estetica dell'efficacia e della capacità del corpo di generare energia - potenza.

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