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2001 Cronaca di un evento
“La scuola Hak Fu tigre nera di Reggio Emilia, diretta da Sihing Antonio Paradiso, invita Sifu Giuseppe Cucci a tenere un seminario dello stile Hung Gar Kung Fu per tutti gli studenti associati e coloro che vogliono unirsi, per un giorno, a questa grande famiglia”… tutto comincia cosi.
Sifu Cucci accetta di buon grado l’invito e decide di partire da Torino almeno un giorno prima. Ore 11.00 del mattino precedente, il tempo è incerto, speriamo che non piova. Inutile sperare, piove poco dopo la partenza, piove per l’intero viaggio, fortunatamente non piove in Reggio Emilia!
Sihing Antonio aspetta il suo Sifu all’uscita dell’autostrada vicino alla cabina telefonica, questo è l’accordo. L’incontro, i saluti e via verso uno snack bar per uno stuzzichino (ore 15.00 del pomeriggio). Ore 16.00, lezione privata in un cortile davanti a un supermercato, la forma Lau Gar Kuen (Chen Hon Chung / lineage), alcuni curiosi si alternano… poi via verso una visita alla nuova casa dell’ospite dove attendono i genitori per conoscere il tanto decantato e atteso Sifu. Dopo i convenevoli, cena al ristorante cinese, il più sfarzoso che si sia mai visto in Italia, credo…, enorme abbuffata e finale con grappa ginseng. Giro turistico del centro storico, caffè e, infine, direzione Hotel per trascorrere la notte.
21 ottobre 2001, giorno dello stage. Per gli studenti da Foggia, arrivo in stazione Reggio Emilia alle ore 4.30 del mattino! Da Avellino arrivo in stazione alle ore 5.00! Per gli altri partenza dalla stazione di Vasto (CH) ore 5.00; da Torino e Baldissero Torinese (in auto) ore 6.00 del mattino.
Per Sihing Antonio, avanti e indietro, casa stazione palestra, telefono che squilla di continuo…
Per Sifu Cucci, notte tranquilla e sveglia alle ore 7.30… Ore 8.00, nella sala dell’Hotel attende l’ospite che dovrà condurlo al luogo del seminario, eccolo che arriva accompagnato da uno studente del luogo e da un altro proveniente da Avellino. Saluti, rispetto e tanta voglia di iniziare la giornata.
Direzione scuola Belvedere, breve sosta per la colazione e proseguimento per la palestra. Appena arrivati, sono ad attendere il Sifu Giuseppe Cucci, gli studenti da Foggia guidati dall’Istruttore Massimiliano, che con gioia saluta il Sifu che non vedeva dall’estate scorsa. Si sente emozione nell’aria, tutti hanno voglia di cominciare. Squillano i cellulari, c’è Quintino da Vasto che non trova la palestra, Piero da Baldissero Torinese è nelle vicinanze, e Raimondo con studenti da Torino sono in ritardo ma… tutto procede bene.
Distribuzione di magliette e tessere della scuola e poi in sala per il riscaldamento fisico. Tutto sta per cominciare. In sala si alternano tecniche ginniche specifiche dello stile Hung e tecniche di Sanda, prima Antonio, poi Piero, ma tutti vogliono Sifu Cucci. Ecco che arriva Raimondo e studenti, bene stiamo per cominciare, no, manca Quintino da Vasto, ecco che arriva, beh finalmente si comincia… Sifu Cucci entra in sala, rivolge alcune parole agli istruttori prima da dare inizio allo studio.
La palestra è grande, ma il gruppo è numeroso, posto per il saluto e subito al lavoro, la forma di studio, analisi e approfondimento è Lau Gar Kuen, scuola Chiu. Sifu Cucci comincia a muoversi, la tecnica c’è e si vede, l’esperienza pure ma, soprattutto, si vede il “carisma”, Sifu Cucci è un “vero” maestro, ha la stoffa del Sifu, immagine autentica. Sembrano frasi fatte ma, non tutti coloro che raggiungono questo grado, se cosi vogliamo chiamarlo, sono tali da poterlo supportare, molti hanno l’esperienza ma non la tecnica, hanno i gradi ma non il carisma. Noi siamo fieri di essere suoi studenti, siamo fieri di apprendere da lui, siamo certi che potremo progredire se lui ci guida. Sifu Cucci non è un maestro distaccato, è presente e cordiale, se meriti ti apprezza e te lo dice, ma se lavori sodo ti elogia, ti eleva ma, non te lo dice, perché sa che se lo facesse ti indurrebbe al riposo che spezza, blocca, ferma la crescita, il progredire. Lui queste cose le sa, siamo noi che ancora non siamo in grado di scorgere questo e siamo portati a non considerare l’umiltà, che in fondo è alla base dell’arte marziale che lui ci insegna. To be continued…
Uno Studente